Nell'inquadratura in cui Danny entra nella stanza 237 in soggettiva, il bambino chiama la madre. Il raccordo (di risposta) è su una inquadratura che mostra che la madre è da tutt'altra parte. La tensione aumenta proprio perché il raccordo interrompe l'azione (non si vede chi c'è nella stanza) passando ad una "risposta" inquietante. Da da "Shining" ("The Shining", r. di Stanley Kubrick, 1980, USA, UK).
stanza 237 sottotitoli italiano
In questo spezzone di sequenza tratto da "Shining" ("The Shining", r. di Stanley Kubrick, 1980, USA, UK) Danny "vede" una stanza che si colma di sangue. Al fine di drammatizzare ulteriormente la visione, l'inquadratura è inframezzata da due FLASH CUT (le gemelle e lo stesso Danny, ma in un altro ambiente, più oscuro). L'oscuramento della camera sommersa dal sangue, è utilizzato come pretesto per un PASSAGGIO A NERO. La VOCE OFF della psicologa che comincia a udirsi ancora sul nero consente una soffice transizione dal piano dell'immaginazione a quello del reale.
In questa scena tratta da "Shining" il cuoco mostra il congelatore a Wendy e al figlio. E' da notare che subito dopo l'ATTACCO SUL MOVIMENTO, parte da subito una lentissima CARRELLATA AVANTI (senza pretesto). Più che mettere in evidenza personaggi che lo sono già per essere perfettamente centrati da una serie di linee prospettiche, il movimento ha la funzione di suscitare una leggera inquietudine, come se l'apertura della porta avesse "risvegliato" la stanza.
Anche in questi tre spezzoni di sequenza tratti da "Shining" si può notare la predilezione di Stanley Kubrick per le fonti di ILLUMINAZIONE in campo. Si noti che quando Jack arriva in anticamera questa è illuminata da due ampie plafoniere e la stanza in cui entra da tre. Nel mondo reale è ovvio che si tratterebbe di una illuminazione eccessiva, ma appare comunque verosimile (in breve: nessuno ci fa caso) ed assicura la quantità di luce necessaria alla ripresa cinematografica. Anche il corridoio nel quale Danny corre sul suo triciclo usa lo stesso stratagemma è illuminato da una quantità sovrabbondante di lampade. Le pareti bianche (quindi molto riflettenti) aiutano a diffondere la luce in tutti e due i casi. Tra le altre cose, le fonti di luce in campo consentono a Kubrick di poter utilizzare obiettivi ad ampio angolo di campo e di inquadrare i soffitti (al posto dei quali spesso si posizionano gli illuminatori "nascosti"), in modo da restituire una oppressiva sensazione di chiusura spaziale.
L'ARREDAMENTO della camera del cuoco in "Shining" è molto significativa. Due ZOOM OUT scoprono i due lati della stanza. Il desiderio kubrickiano di avere le fonti di ILLUMINAZIONE in campo, insieme all'attrazione per la simmetria, lo portano, poco realisticamente, a collocare ben quattro paralumi ai quattro angoli. Il dato significativo però sono i quadri alle pareti. Essi rimandano alla sua "negritudine". Il cuoco è un "nemico" dei "fantasmi del passato" dell'hotel. Grady, l'antico custode, lo apostrofa con le parole, pronunciate come insulti, di "cuoco, nero". L'unica persona che lo aiuterà, facendogli trovare un gatto delle nevi, sarà un altro nero (nella versione statunitense). I poster sottolineano dunque la sua orgogliosa appartenenza "etnica". Che non può essere ben vista dagli abitanti invisibili dell'Hotel, rappresentanti del vecchio ordine bianco.
In questo spezzone di sequenza tratto da "Shining" Jack sta entrando nella stanza 237. La sua esplorazione è resa da una SOGGETTIVA il cui soggetto è chiarito solo "dopo", quando il montaggio taglia sul MEZZO PRIMO PIANO di Jack. La ripresa è realizzata con una STEADYCAM il cui movimento è troppo fluido per assomigliare a quello dello sguardo di uno che cammina guardandosi in giro. Ma è questa lenta fluidità che conferisce alla soggettiva, anche grazie al forte sostegno della MUSICA, un che di irreale e inquietante.
In questa scena tratta da "Shining" Jack si scontra con Wendy. Il confronto è reso attraverso una CARRELLATA A PRECEDERE su Jack ed una A SEGUIRE (ma con personaggio frontale, dato che indietreggia) su Wendy. Gli attacchi sono sostanzialmente in CAMPO/CONTROCAMPO in modo da visualizzare appieno le espressioni dei personaggi. La distanza apparente più vicina è riservata a Jack ed anche il maggior tempo di visualizzazione, dato che deve apparire come il più forte, quindi il più minaccioso, e le risorse che la moglie saprà mettere in campo devono costituire una sorpresa anche per il pubblico, oltre che per Jack. Il totale investimento visivo sul "dialogo" tra i due (non vi sono piani angolati o dettagli distraenti) è possibile solo in presenza di una "certezza" sulle capacità tecniche di RECITAZIONE degli attori.
[25]Inglese: If into the security recordings you go, only pain will you find (Revenge of the Sith, [url= _Wars_Episode_III:_Revenge_of_the_Sith);] _Wars_Episode_III:_Revenge_of_the_Sith);[/url] spagnolo: El miedo a la pérdida un camino hacia el lado oscuro es (Revenge of the Sith, [url= );] );[/url] italiano: Cominciata, la guerra dei cloni è (Attack of the Clones, [url= )] )[/url]
[28]La citazione della frase di The Shining per cui il sottotitolo italiano recupera la versione scelta da Kubrik, e la frase tratta da The Sixth Sense per cui sia lo spagnolo sia il sottotitolo italiano recuperano la versione utilizzata nella traduzione del film. 2ff7e9595c
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